Il
26 Giugno 2004 è stato approvato il testo definitivo
dell’accordo internazionale conosciuto come Basilea 2
che stabilisce i requisiti patrimoniali minimi per le
banche in funzione dei rischi assunti.
Il
provvedimento ha un forte impatto sulle aziende che
accedono al credito bancario.
Tutte
le banche classificano la qualità del credito concesso
mediante un indicatore: il rating cioè la classe di
merito creditizio che misura la probabilità di
insolvenza dell’impresa.
E più bassa è tale probabilità, maggiore sarà la
possibilità di ottenere il finanziamento e minore il suo
costo.
Il
provvedimento entrerà in vigore all’inizio del 2007 ma
di fatto esplica già i suoi effetti.Il calcolo del rating
si basa sullo storico degli ultimi tre anni e pertanto i
bilanci degli esercizi 2004 e 2005 ne fanno già parte.
Non
esistono “vie di uscita” né sono ipotizzabili
proroghe: le norme hanno valenza internazionale e regolano
il funzionamento dei mercati finanziari.
È
evidente che le imprese che ricorrono all’indebitamento
bancario dovranno dotarsi di strumenti di analisi ed
applicare soluzioni adeguate per ottenere un rating non
penalizzante.
Il supporto di Risorse Umane interne o di Consulenti
esperti nel controllo direzionale e nella gestione
economica e finanziaria è indispensabile.
La
determinazione del rating ha valenza nei rapporti non solo
con le banche finanziatrici ma anche con gli stakeholder,
tutti gli interlocutori cioè che possono avere interesse a
misurare la capacità competitiva e patrimoniale
dell’azienda (fornitori, clienti, dipendenti, altri attori
del sistema economico).
Un esempio dei gradi di valutazione, con i relativi
intermedi rappresentati dai segni più e meno, è il
seguente:

.........
......... ......... Testo
di prova, sostituire..........
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